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COLLABORA CON NOI

JACULA  & ANTONIUS REX

Il valzer dei dannati!

intervista by Francesco Zenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al termine degli anni ’60, alla fine dell’era beat e delle profusioni lisergiche, si cercavano nuove vie d’espressione, in contrapposizione ai fiori e alle canzoncine nacque l’interesse verso atmosfere cupe, suoni oscuri e argomentazioni su mistero, magia, riti esoterici e il rock assunse un immaginario dark fatto di croci, teschi e tutto cio che poteva impressionare dando un immagine decisamente negativa, basta ad esempio citare i primi gruppi pionieri del dark e hard rock come gli High Tide, gli Atomic Rooster e i ben più famosi Black Sabbath.

Naturalmente in Italia eravamo ancora indietro, solo pochi gruppi iniziavano a muoversi su territori diversi dal beat, gruppi come la Nuova Idea, i Trip, il Balletto Di Bronzo, ma c’è stato un gruppo italiano che già nel 1969 si propose con toni decisamente oscuri e misteriosi, sto parlando degli Jacula, ma andiamo per ordine. A metà anni’60 nel paesino di Cerreto, nel Marchigiano, c’è un giovanissimo musicista, Antonio Bartoccetti, che ama passeggiare per le stradine, materializzando le proprie fantasie magiche, fatte di animali notturni, chiari di luna, elementi che assolutamente andavano tradotti in musica. In quel periodo nel paese si parla di uno strano personaggio, Franz Parhenzy, conosciuto come “il Mago”, che vive su un monte e pratica strani riti, Antonio ne è affascinato e all’età di 18 anni lo conosce, e viene poi introdotto nell’affascinante mondo dei riti esoterici, con cui nutre la propria sete di conoscenze oscure e inizia a scrivere pezzi che poi appariranno sul primo disco.

Nel frattempo Bartoccetti si muove verso Milano dove conosce vari artisti underground come Battiato, Juri Camisasca, Camerini e Paolo Tofani, il futuro chitarrista dei fantastici Area, con il quale stringe una solida amicizia, inizia poi concreti progetti, fondando ben tre gruppi contemporaneamente, i Dietro Noi Deserto, gli Jacula e gli Antonius Rex, che è anche lo pseudonimo che adotta per iscriversi alla Siae. Al suo fianco ben presto si affianca una eterea figura, la bellissima Doris Norton, una ragazza dagli occhi di ghiaccio definita angelo nel cantare e demone nel suonare un vecchio armonium. Ben presto l’unico progetto che viene portato concretamente avanti è Jacula, grazie ai consigli di Alvin Lee, chitarrista dei Ten Years After che mette in contatto Antonio Bartoccetti con la Gnome records, tutto è pronto per registrare un album, a Londra.

Durante le sedute di registrazione Antonio si rende conto che il materiale deve finire nelle mani giuste, di persone che possano catturarne i messaggi , e così il primo album a nome Jacula, intitolato ‘In Cauda sempre Stat Venenum’ viene stampato in soli 300 esemplari, distribuiti fra i vari personaggi che ormai ruotano attorno al chitarrista. Il contenuto musicale del disco è molto originale, l’unico paragone azzardabile è nel suono di chitarra che molto somiglia ai riff ossessivi del buon Tony Iommi, mentre per i testi basta citare alcuni titoli, come ‘Triumphatus Sad’ e ‘Magister Dixit’ , per capire le argomentazioni. L’artwork viene affidato a un certo Mr. Travers che collabora con il fumetto Jacula e si improvvisa produttore discografico. Un organo liturgico, un Hammond, una Gibson e un basso cupissimi, timpani orchestrali, questa la strumentazione iniziale del gruppo. Successivamente Antonius si documenta molto, viaggia, torna nelle Marche per andare ad abitare in un castello che utilizzerà come vero e proprio quartier generale, e con nuova linfa vitale e stessa line-up il gruppo registra il materiale per il secondo lavoro, ‘Tardo Pede In Magiam Versus’, con un conenuto ancora più solenne per via di testi spesso recitati più che cantati, e resi magici dalla voce di Doris Norton, alias ‘Fiamma dello Spirito’ che oltre alle tastiere suona anche il violino. Copertina medesima al precedente lavoro, ma stavolta a colori per un album stampato in 1000 copie ma che non raggiunge le 200 vendute, sarà anche questo ad alimentare un mito consolidatosi negli anni e reso accessibile oggi grazie a etichette come la Black Widow ad esempio, che ha ristampato il primo lavoro.

L’unico concerto degli Jacula è stato fatto a Milano al teatro dell’Arte, per 45 persone disposte a pagare ben 50.000 lire, è un po’ la fine del gruppo, visto che Antonio si trova in disaccordo con Gualtiero Guerini, il produttore, e come conseguenza fonda gli Invisibile Forces, ma la Norton e il terzo elemento del gruppo Charles Tiring non sono d’accordo e il gruppo si separa. In realtà sarà solo Tirino a separarsi dagli altri, visto che il progetto per la realizzazione di un disco intitolato ‘Black Wizard’ va avanti, ma cambiando nome sia del gruppo che del disco, il gruppo prende il nome di Antonius Rex, il disco esce come ‘Neque Semper Tendit Rex’, al posto di Tiring entra Albert Goodman, personaggio che ospita il gruppo nella campagna londinese, in un castello denominato ‘A.Rex Covent dove nascono le nuove composizioni registrate in una quasi totale reclusione, intervallata da escursioni notturne alla ricerca della luce tenue di luna piena e dei rumori del bosco.

Nel frattempo mentre il gruppo si consolida, Antonius Rex si laurea e rifiuta il servizio militare preferendo una sana reclusione. Successivamente il gruppo incide diversi lavori, alcuni anche giudicati commerciali dallo stesso Bartoccetti, fino al 1980… poi il niente?  E’ lo stesso Antonio Bartoccetti che con la sua disponibilità ci ha spiegato alcune cose per capire l’universo di questo meraviglioso progetto musicale, che sta rinascendo grazie ad una accurata ristampa di tutti i lavori…

 

Antonio Bartocetti: intervista con il vampiro

Come è nato il progetto Jacula e quale filosofia si nasconde dietro le atmosfere cupe della vostra produzione discografica?
Il progetto e' sorto nel '69 andando in cerca di un intimo tono interiore da riplasmare e successivamente da manifestare primariamente all'egocentrismo incoscente di chi aveva 18 anni. La filosofia dei due album Jacula e' sintetizzabile nei termini di: valutazione oggettiva del negativismo consumistico, ricerca interiore, osservazione del mondo dark, evoluzione del proprio spiritualismo.

Come siete arrivati a ‘In cauda semper stat venenum’ ?
Con la voglia assoluta di trasformare in un opera discografica cio' che avevamo composto. ‘In Cauda’ e' stato un lavoro totalmente spontaneo, ci e' servito primariamente per soddisfare il proprio Io e secondariamente, forse, per comunicare un messaggio esoterico fuori dal tempo e dalle mode musicali dell'epoca. A distanza di piu' di trenta anni In Cauda, quasi come profeticamente, e' di nuovo disponibile come LP e CD.

La scena musical-sociale dei ‘70 e quella degli anni 2000, cosa si butta e cosa si lascia.
Gli anni 70, musicalmente parlando, hanno rappresentato il culmine, l'apice della voglia creativa e, pur se tutto deriva dalla classica, hanno lasciato un segno tangibile. Dopo c'e' stata una discesa verso la piatta pianura dei prodotti amorfi. Dal 1980 al 90 ci siamo divertiti con l'elettronica..... dal 90 in poi, amo follemente produrre solo rumore creativo.

C'è un disco in particolare per riassumere Antonius Rex?
I peggiori dischi degli A.REX sono quelli che bene o male sono stati finanziati dalle case discografiche ed hanno raggiunto una micro-notorieta': stiamo parlando naturalmente di Zora e Ralefun, realizzati per soldi e con una fretta assurda: li butterei volentieri nel dimenticatoio, ma questo e' impossibile. Pensiamo che la migliore opera di Antonius Rex sia ANNO DEMONI uscita nel 1979 in tiratura limitata sulla nostra etichetta MR. (Music research n.d.r.)

Avete un aneddoto interessante da raccontarci?
Aneddoti? Ce ne sono troppi..... vediamone uno a caso, la quarta volta che ci recammo in Romania, 1976, per i nostri studi su certe presenze della notte, il nostro maggiordomo, o se preferisci segretario, vendette a TRE rumeni i nostri TRE passaporti e per questo fummo costretti a restare in Romania per oltre TRE mesi... lì comunque componemmo del buon materiale fra cui un brano ispirato alla immortale storia della ‘Mano di Gloria’.

Perchè ‘Praeternatural’ e poi più niente?
Praeternatural e' l'ultimo documento degli A.REX totalmente auto-prodotto a Maggio del 1980 a Milano. Poi piu' niente primariamente per decisione presa e collateralmente perche' la tastierista Doris Norton ha dato inizio alle sue sperimentazioni soliste prima con in synth poi con il computer anticipando di un decennio i generi techno-trance che sarebbero nati nel 1990. Doris Norton gia dall'80 ha portato avanti il concetto di musicista autonoma con produzioni senza l'apporto di collaboratori..... quella che oggi e' diventata una regola del business.

Come avete progettato per il vostro ritorno in scena? Possiamo aspettarci attività dal vivo e/o nuovo disco a breve termine?
Ogni cosa a suo tempo...... non pensiamo vi siano i presupposti seri e prestigiosi oggi per un ritorno on-stage. Comunque, mai dire mai !! Piuttosto dovremmo trovare il tempo per riassemblare parti del video tour dell'epoca e trasformarle in un DVD. Quindi ne' disco ne' live ma molte reissues. E' in ristampa in LP e CD Anno Demoni ed il CD contiene un grande inedito del 79 ed include anche gli unici 2 brani 1972 di INVISIBLE FORCE.

Cosa dite ad un ventenne che vuole avvicinarsi alla vostra musica?
Il 20enne oggi e' pieno di exstasy e di techno. Se ascolta IN CAUDA lo puo' rifiutare in blocco o puo' trovare le ragioni per tornare ad amare se stesso ed incamminarsi in una ricerca che ha come obiettivo l'evoluzione del proprio io..... sappia pero' che a tenerlo per mano in questo cammino potrebbe essere una REGINA... nera o bianca non si sa..!

Discografia:

Jacula "IN CAUDA SEMPER STAT VENENUM" (1969, Gnome; Black Widow 2001)
Jacula "TARDO PEDE IN MAGIAM VERSUS" (1972, The Rodgers; Mellow 1994))
Antonius Rex "NEQUE SEMPER ARCUM TENDIT REX" (1974, Darkness)
Antonius Rex "ZORA" (1977, Tickle)
Antonius Rex "ZORA (II series)" (1978, Tickle)
Antonius Rex "ANNO DEMONI" (1979, MR)
Antonius Rex "RALEFUN" (1979, RCA)
Antonius Rex "PRAETERNATURAL" (1980, MR)


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