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CLASSICS SPECIAL

 

 

Garden Wall ‘Chimica‘ (WMMS, 1997)

 


Vuoi mettere alla prova il tuo grado di apertura mentale di Prog-fans? Niente di più semplice, compra ‘ Chimica ‘ dei friulani GARDEN WALL e traine le giuste conclusioni. Finalmente l’Italia ritrova il coraggio di osare, la voglia di crescere e di esprimere senza filtro tutte le sensazioni che si provano dentro, folli o normali che siano! Ascoltare questo cd è come comparire e scomparire da una stanza all’altra di un mondo astratto e distorto. Non sono semplici da catalogare, i loro brani contengono sperimentazioni e attimi di psichedelica pura e questo soprattutto grazie agli arpeggi malinconici di Alessandro Stornello, nuovo acquisto del gruppo di una bravura fuori dal comune. Compositori di tutti questi affreschi sono il cantante e chitarrista Alessandro Serravalle ed il batterista Camillo Colleluori. Il metal è presente e coinvolgente, la voce di Alessandro è bella , decisamente sopra la media italiana per quello che concerne questo genere. Il disco inizia senza mezzi termini con una suite di trentaquattro minuti dal titolo ‘ Chemo ‘ divisa in sei movimenti, fuorviante , impalpabile come un’ombra che ci oscura la mente, si ha come la sensazione di correre in un labirinto senza uscita salvo fermarsi per qualche breve respiro acustico per poi ripartire all’impazzata. Il merito principale dei GARDEN WALL è quello di essere molto personali e di non richiamare alla mente nessun gruppo pilota , se proprio si vogliono accostare a qualcuno, anche se lontanamente si accostano ai DREAM THEATER. Jazz, Rock & roll e Metal si uniscono nei folli tre minuti e mezzo di ‘ Dave In The Swimming-Pool ‘ per un brano strumentale che saprà farvi muovere il piedino a vostra insaputa. ‘ La Belle Dame ‘ porta l’ascoltatore verso lidi più ariosi e cari ad un Progressive classico, bellissimo brano. Nella strumentale ‘ Immer Unterwegs ‘ rientriamo in un contesto caro agli HOYRY-KONE, così come nella successiva ‘ Psychic Infrared ‘ . Attimo di respiro con ‘ Immune ‘ , chitarra e basso ci coccolano come se volessero chiederci scusa di tanta instabilità emotiva. ‘ No More’ è lo stupendo brano che chiude questo capolavoro che ai più potrebbe sembrare ostico, ma credetemi, una volta entrati nel contesto dei GARDEN WALL non se ne esce più. Spendiamo questi Euro per una giusta causa, diamo linfa ai geni Italiani, non facciamoci sommergere dall’immondizia straniera, alziamo in alto il nostro tricolore e godiamo di questo meraviglioso viaggio. Ovviamente il prodotto è sconsigliato a tutti coloro che fanno del Prog classico una ragione di vita. (Salari Max)

GARDEN WALL

                                                                           

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