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    ITALIAN WAY OF METAL 

 

 

THE BLACK “Peccatis nostris 

– Capistrani pugnator” (2004 Black Widow )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un ispiratissimo Mario Di Donato si conferma gran maestro del metal doom ancora una volta con classe e una naturalezza che fa impallidire.Le atmosfere di “Peccatis nostris” sono rarefatte  fino ad ottenere un effetto quasi tridimensionale,una sorta di viaggio mistico nelle recondite memorie,l opener  “pigritia”si rivela ipnotica e con incedere monolitico,le successive “avarizia “e”superbia”vedono Mario The Black abbandonarsi a vocalizzi mono timbrici che caratterizzano il sound adattandolo al concettuale sermone e donando ai brani un alone oscuro e dilatato.Non cè dubbio che che il doom dark dei The Black sia influenzato dai maestri del cinema horror dei 70 , potrebbe ben amalgamarsi alle trame  e divenire colonna sonora di qualche masterpiece del genere,i sottofondi tenebrosi ,le vocals recitate in latino incutono brividi ed angoscia.

Gli stilemi dark si fondono sapientemente con una definita impronta heavy nella spettrale “Luxuria” dove i riffs sono marcati e decisi.La band che accompagna il nostro cerimoniere è composta dal fidato Ennio Nicolini straordinario e preciso al basso,mentre alle drums troviamo l altrettanto puntuale e deciso Gianluca Bracciale.La prima parte dedicata ai 7 peccati originali si chiude con “gola”maestosa e guidata da Mario con meditazione arcana,”Invidia” espande un angosciante incedere fino a sembrare una marcia funebre,”Ira”rasenta lo speed metal di metà anni 80 veloce e tagliente come un rasoio appena affilato.

La parte di “Capistrani pugnator”inizia con l intro “Kardiophylax”caratterizzato da una drum machine che fa subito notare una differenza sonora dalle precedenti canzoni,infatti la successiva “Praetutii” brano coinvolgente con una ritmica terremotate ci conferma che i nostri hanno abbandonato i suoni appositamente anni 70 delle precedenti composizioni per spostarsi verso moderne sonorità piu limpide e meno cupe,piu heavy e registrate con un ottica proiettata ad un adattamento verso l odierna scena doom internazionale.Entusiasmante il brano “Capistrani pugnator” forte dei suoi 14 minuti dove emozionante è l interpretazione vocale di Mario sofferta ed evocativa come mai avevo sentito prima,frammenti di arte  sonora che hanno un peso fondamentale  e che completano un disco d altri tempi

Capacità e personalità danno a questo lavoro un sapore di immortalità rendendolo opera preziosa di rara bellezza da tenere nella propria collezione di cimeli musicali. www.blackwidow.it

( Ivan Dragomilof )

 

 

                                                                           

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