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DARK QUARTERER "La profezia degli Etruschi"

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Uno dei pochissimi nomi storici del Metal Italiano ad essere rimasti in attività, i Dark Quarterer sono passati imperterriti attraverso gli innumerevoli trends che negli anni si sono succeduti, giungendo nel nuovo millennio con immutata energia ed incrollabile passione. Un autentico e profondo amore per la musica che li ha portati a realizzare tre album, ora oggetto di culto, di purissimo Epic Metal oscuro e "settantianamente" immaginifico in tempi assolutamente non sospetti (se non addirittura avversi), e che adesso li ha condotti al sodalizio con la nostra Andromeda Records per la pubblicazione di un attesissimo quarto lavoro. Orgogliosi di questa collaborazione vi proponiamo un lunga intervista con il cantante/bassista Gianni Nepi che, con una modestia ed una disponibilità da cui molte nuove leve dovrebbero imparare, ha ripercorso con noi nel dettaglio l’intera storia del gruppo.

So che la band è nata nel 1974 col nome "Omega R", quale era la formazione a quei tempi ? Separatamente avevate avuto altri gruppi prima di allora (ho letto che Fulberto S. suonava già dalla fine dei 60) ?

La formazione era quella dei primi Dark Quarterer:

Fulberto Serena chitarra

Ninci Paolo batteria

Nepi Gianni basso e voce

Tutti e tre abbiamo avuto varie esperienze musicali iniziate fin dall’ età di 13 anni: Fulberto suonava con una formazione locale di cover gia dalla metà degli anni ’60; Paolo ha iniziato a suonare a 13 anni quindi nel 1967; io all’età di 14 anni (1967) cantavo in un gruppo di cover nei locali della nostra zona.Considera che in quegli anni i giovani (tutti i giovani, intendo) ascoltavano rock o hard rock. La Disco Music non esisteva e nelle discoteche si sentiva "Staiway to Heaven" dei Led Zeppelin o "Paranoid" dei Black Sabbath.Gli anni ‘60 e ’70 sono stati anni di ribellione, lotta, alternativi a quanto di più commerciale e scontato il mondo conservatore potesse propinarci. Forse irripetibili.Piombino, la città in cui viviamo, vive da oltre 100 anni una traumatica realtà di città-fabbrica e dormitorio, nonostante i dintorni vicinissimi e bellissimi e una storia etrusca e medievale ricchissima. Questi contrasti violenti hanno favorito e favoriscono tuttora la nascita di realtà musicali sempre interessanti specie nella musica rock ed heavy metal. Ad esempio Enrico Paoli ed il fratello Riccardo, Piombinesi purosangue (che saluto con affetto), sono i fondatori dei Domine, attualmente uno dei gruppi più stimati del metal italiano ed oltre. Li ricordo 20enni assistere ai nostri "primi concerti" e voglio sperare che in qualche modo noi li abbiamo positivamente influenzati nella loro scelta di vivere nella musica.

Cosa ricordi degli Omega R ? (genere proposto, significato del nome, eventuali demo o altro materiale inciso, aneddoti etc …)

Cover, tante, tante cover (Mountain, Cream, Iron Butterfly, Gran Funk Railroad, Johnny Winter, Paste, Gentle Giant, Thin Lizzy, Krokos, Iron Maiden, Led Zeppelin, Black Sabbath, Manowar, Deep Purple, Uriah Heep). Senz’altro ho scordato qualcuno. Fulberto prediligeva i Cream, Paolo i Deep Purple, io gli Uriah Heep, ma tutti e tre eravamo pazzi per i Gran Funk Railroad, specie per il primo live album (una vera corrazzata di musica)La cosa che tengo a specificare è che eravamo molto meticolosi e scrupolosi, quindi ogni brano veniva studiato e provato fino alla perfetta emulazione dell’originale.Il significato del nome è la formula della forza centrifuga (Omega x Erre) che per la velocita ti lancia fuori dal centro dove tutto e stabile e fermo. L’idea non era male ma il nome non ci sembrava abbastanza "scuro" per il genere che suonavamo. Nel periodo compreso tra fra gli anni 70 e 80 cambiammo nome pur continuando a suonare cover. Poche le occasioni di suonare dal vivo (forse 2 o 3 in 10 anni di attività) ma la frequenza della sala prove era davvero costante: 3 volte a settimana 5 ore ogni volta.

Come è avvenuto il passaggio al nome Dark Quarterer e quale significato va attribuito alla nuova denominazione ed alla suggestiva figura stilizzata col pugnale presente nei vostri artworks ?

Fu Duccio Marchi il nostro diavolo tentatore, un nostro attento ascoltatore e fan accanito, che ci propose di comporre brani originali e lanciò l’idea del cambio del nome. Partì senz’altro da lui l’idea DARK QUARTERER. Quarterer è un arcaico nome inglese che rappresentava la persona che anticamente era addetta a squartare le bestie da macello. Il significato è duplice e lascio a voi quello che più vi piace.

1 - lo squartatore delle tenebre

2 - colui che squarta le tenebre e dà luce

(Dark Quarterer esce solo di notte quando tutti dormono per cercare di sorprendere nel sonno le sue vittime designate; il pugnale è un’ arma silenziosa e il vestito nero lo fa mimetizzare nel buio).Attenzione però a non confodere la violenza con la malvagità: le sue vittime sono i malvagi. Spesso la violenza è a malinquore l’unica arma per estirpare il male ed il suo seme che spesso si annida in mezzo a noi, è l’eterna lotta tra il bene e il male. La figura del "Dark Quarterer" stilizzata è stata completata e disegnata da Fulberto, ma tutti noi abbiamo contribuito all’idea.

Quale è stata l’attività della band ed il materiale prodotto da quel momento fino alla registrazione del primo album ?

I DQ non hanno avuto una grande attività dal vivo fino alla produzione del 1° album. Il materiale prodotto comprende i 6 brani lì editi più alcune track di indubbio valore, ma allora da noi stessi sottostimate e quindi escluse da un’ eventuale produzione (alcuni titoli: "Black Cathedral", "Queen of the Sewer"…).

Come avresti definito il vostro stile e quali erano le vostre influenze ?

Claudio Cubito, allora writer su Rockerilla, recensì entusiasticamente il nostro primo lavoro definendoci capostipiti di un nuovo genere musicale da lui definito "Epico Progressivo". era il 1987. Comunque definire uno stile vuol dire limitare le idee, le soluzioni armoniche, melodiche, di arrangiamento e questo è sbagliato, sempre. Come ti ho già raccontato quello che si ascoltava ha senz’altro contagiato la nostra mente ed ha influenzato la nostra chiave di lettura della musica.

So di alcune strane disavventure durante le registrazioni dei vostri primi due album, vuoi parlarcene un po’ ?

Ad essere sinceri le disavventure continuano ancora, la "maledizione" del Dark Quarterer continua dal 1984 ad oggi !!! Ti racconto alcuni episodi:1984 partenza per Torino, prima registrazione in studio. Ladri entrano nello studio la notte antecedente la nostra partenza e noi sappiamo dell’ accaduto soltanto a metà del viaggio: impossibile registrare in quello studio. Siamo comunque già in viaggio e decidiamo di andare da alcuni amici e registrare gratuitamente un demo con apparecchiature d’emergenza! Si guasta l’impianto audio e registriamo la voce direttamente da un amplificatore per chitarra. Puoi immaginare il risultato…1987 registrazione di "DARK QUARTERER" Milano: si brucia (fiamme alte mezzo metro) l’amplificatore delle cuffie; si rompe il registratore multitraccia; si rompe il mixer. Siamo costretti ad interrompere la registrazione che viene ripresa un anno dopo.1989 registriamo "THE ETRUSCAN PROPHECY": durante un temporale fuori stagione lo studio viene completamente allagato e la registrazione viene ripresa solo 2 giorni più tardi.1993 Amburgo registrazione di "WAR TEARS" dopo una settimana Paolo riceve una telefonata che lo avvisa dell’improvvisa morte del suocero. Riparte per l’Italia in aereo, partecipa alle onoranze funebri e rientra frettolosamente in Germania. A quel punto l’umore del gruppo crollò inesorabilmente.1995 esce "WAR TEARS" e subito dopo fallisce il produttore, e l’etichetta discografica. Il disco viene stampato comunque in 2500 copie prima del fallimento, ma a causa dello stesso e della lontanza, noi non abbiamo mai ricevuto una lira da questa produzione.2000 contattiamo un etichetta nazionale (non diciamo il nome per correttezza) che dopo aver traccheggiato il master per un anno e averci fatto mille promesse ci manda a dire in modo davvero poco elegante che la produzione non può andare avanti.Le vicende personali sono altrettanto angoscianti:Fulberto perde la testa per una donna e abbandona moglie e figlie, nonché il gruppo, senza delle plausibili ragioni. Contattiamo vari chitarristi ma nessuno soddisfacente, l’unico che ci è parso degno successore di Fulberto è venuto a fare un provino con la moto da un paese vicino alla nostra città e, al rientro la sera stessa, muore in un incidente stradale.Nel 1998 Sandro Tersetti ha abbandonato il gruppo senza una vera ragione, forse suggestionato da qualcuno che non lo voleva con noi per alcune rivalità locali (tra musicisti).Comunque è anche vero che nonostante tutto, la band dopo oltre 20 anni è ancora attiva e ti posso garantire, piena di energia. Inoltre l’amicizia che unisce me e Paolo è diventata inossidabile e anche Francesco sta legando davvero bene con noi nonostante la sua giovane età (21 anni)Questo è molto positivo, ti pare?

                               

Ora i vostri primi due Lp (per il sottoscritto i CAPOLAVORI assoluti del metal italiano insieme ai primi due di P.Chain e ad "Irae melanox" degli Adramelch) sono ricercati pezzi da collezione, ma come andarono le cose al momento della loro pubblicazione (a parte l’ ignobile recensione di Kerrang) ? Che ricordi hai di quel periodo ?

Bel periodo davvero, con recensioni entusiastiche di Claudio Cubito, Giancarlo Trombetti, Adriano Bosone, articoli e interviste sui più importanti giornali nazionali e radio con trasmissioni dedicate al gruppo. Distribuzione del secondo album in Germania con la Semaphore; recensione entusiastica di Edgar Kluesener, capo redattore di Metal Hammer, che ci definì unico gruppo italiano a fare del vero Heavy Metal !! belle soddisfazioni, non credi?Insomma tutto lasciava presagire il grande salto di qualità… invece Fulberto ci disse addio.

Cosa ha portato Fulberto Serena a lasciare il gruppo dopo l’ uscita di "The Etruscan Prophecy", era davvero così cambiato come persona ?

Cambiato è dir poco, come ti ho già detto abbandonò la moglie e le figlie per una donna. Fu un anno di menzogne nei nostri confronti: diceva di sentirsi male e di non poter venire alle prove e poi lo trovavamo in giro con quella li. Come se fosse drogato e incosciente. Inventava delle storie false pur di non venire alle prove. Addirittura una volta si inventò che la figlia era stata ricoverata d’urgenza per un attacco di appendicite, come se non fosse facile scoprire la verità. Ed è proprio questo lo strano comportamento… forse voleva che noi capissimo che voleva chiudere questa storia…Per me e per Paolo fu un anno di domande angoscianti anche perché il rapporto con Fulberto era anche di amicizia e ci sentivamo traditi più come amici che come musicisti.Anche il taglio netto voluto da noi per terminare questa pantomima, trovò un Fulberto imbambolato insensibile alle nostre sofferenze e menefreghista nei confronti di tutto quanto fino ad allora avevamo costruito insieme. Tutto molto inspiegabile, almeno per noi. Certo dentro se stesso avrà avuto delle ragioni per un simile comportamento ma sinceramente, dopo tanti anni e tante sofferenze, non è che ce ne freghi ormai più di tanto.

Avete inciso qualcosa fra "The Etruscan Prophecy" e "War Tears" ? (mi risulta almeno un demo del 1991 con, tra l’ altro, un’ inedita "Empty Skulls" …)

Paolo ha uno studio di registrazione molto professionale e con questi mezzi a disposizione abbiamo potuto lavorare in condizioni vantaggiose ed a prezzi di costo. E’ vero, ci sono brani inediti e ben registrati. Come fai a sapere di "Empty Skulls"?? (eh eh nda). Esistono anche alcuni brani di "War Tears" in versione italiana, come pure una versione di "Lady Scolopendra" scritta da fulberto e da lui suonata ma non inserita nel primo album. (perfino di "Lady Scolopendra" esiste una versione in italiano). Si, non siamo mai stati fermi.

Come è nata e come si è evoluta l’ esperienza dei Dark Quarterer con il management di Teddy Reno e Rita Pavone ?

Quando nel 1990 Sandro Tersetti sostituì Fulberto Serena iniziammo a progettare nuove soluzioni musicali con grande difficoltà, considerando che tutte le linee melodiche fino ad allora erano state partorite da Fulberto. Dopo vari tentativi a vuoto io riuscii a comporre un brano che sembrava di buon livello, "War Tears", e Paolo propose un riff molto zeppelliniano, "Out of Line", fuori dallo stile Dark Quarterer ma molto d’impatto. Capitò che leggemmo del concorso di Ariccia su un Giornale e decidemmo di partecipare, per gioco, senza la pretesa di realizzare alcunchè.Invece, non appena Teddy Reno e Rita Pavone, nonché Donal Cantonetti (giornalista nel settore), ci sentirono, ci offrirono immediatamente di partecipare alla finale in diretta su RAIDUE. Vollero che presentassimo "Out of Line" perché più orecchiabile. Vincemmo l’edizione del festival degli sconosciuti del 1991 e firmammo un contratto triennale di management.Nel 1993 con Teddy Reno andammo ad Amburgo per fissare i termini del contratto con la INLINE MUSIC per la produzione di "WAR TEARS". Fummo ospiti dell’edizione del "festival degli sconosciuti" del 1994 e Rita Pavone in quella occasione presentò il nostro disco e suonammo ancora una volta ripresi dalle telecamere di RAIDUE.Il rapporto con Teddy Reno e Rita Pavone è stato, tutto sommato, positivo perché in molte occasioni si sono dimostrati disponibili e ci hanno offerto quanto loro potessero darci, anche in considerazione che il genere da noi proposto non era certamente nel loro "giro di conoscenze". Li ringraziamo comunque per tutto quello che hanno fatto.

Come mai un così lungo silenzio dopo la pubblicazione di "War Tears" ? Come è andato quel Cd che, almeno sulla carta (in virtù del suddetto management e di alcuni contatti esteri), avrebbe dovuto raggiungere un mercato più vasto ?

Dovrebbe aver venduto quasi l’ intera tiratura, ad ogni modo, come ti ho spiegato, la INLINE MUSIC ha fatto appena in tempo a pubblicare il nostro album e poi è fallita. Noi comunque abbiamo potuto ricevere un centinaio di CD per promuovere l’album in Italia. La DA MUSIC, distributore tedesco, ha distribuito il prodotto in tutto il mondo, ma noi lo abbiamo scoperto solo pochi mesi fa trovando "War Tears" nei principali cataloghi di Heavy Metal su Internet.Nel 1995 abbiamo suonato molto e in alcune occasioni (Metal Shock on Stage - Bologna, Woodstock - Brescia) abbiamo scoperto di avere molti fans che venivano dai posti più lontani per ascoltarci o per avere i nostri autografi sui loro dischi… i nostri autografi…mi sembra ancora impossibile ma è stato proprio così…Poi improvvisamente Sandro Tersetti ha deciso di mollare il gruppo… Ripeto che credo questa non sia stata una sua decisione, ma il risultato di innumerevoli pressioni psicologiche provenienti dal suo ambiente familiare o da alcuni musicisti locali forse invidiosi di quel po’ di successo che il gruppo era riuscito ad ottenere. Fatto sta che eravamo di nuovo senza chitarrista e, posso garantirti, la voglia di smettere ci era presa forte perché eravamo convinti che trovare un degno sostituto di Sandro sarebbe stato impossibile. Invece il destino ha voluto diversamente.Noi crediamo fermamente nel destino, ma anche nella volontà, la caparbietà, l’ostinazione nel perseguire degli obiettivi che in principio possono sembrare impossibili.

La ragione del lungo silenzio è stata la lunga ricerca di un nuovo chitarrista e la preparazione di un nuovo album che fosse diverso da "War Tears". Non per rinnegare il nostro terzo lavoro, ma quello era un periodo di trapasso con idee piuttosto confuse, dato che i brani erano stati scritti da me e da Paolo praticamente alla prima vera esperienza di "autori".Prima di definire il lavoro che uscirà prossimamente abbiamo voluto tentare mille soluzioni per assicurarci che meglio di così non avremmo potuto fare, considerando le nostre obiettive capacità tecniche e musicali. E, nonostante tutto, probabilmente si sarebbe potuto fare anche meglio… è sempre così non siamo mai soddisfatti.(Di Salvatore Falluca)

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