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    ITALIAN WAY OF METAL 

 

 

ARTHEMIS 'THE DAMNED SHIP'(U.Symphony/Audioglobe)


Finalmente pubblicato questo ottimo gruppo di epic power metal.
Dopo un'anteprima giapponese, di quasi un anno fa, premiata da un inatteso successo di vendite e critica; a causa di problemi contrattuali i veneti Arthemis arrivano solo oggi all'esordio europeo (dopo un CD autoprodotto). Ed è un peccato perché 'The Damned Ship' è un ottimo album, trascinato dal talento verace del chitarrista Andrea Martongelli, ma rappresenta solo parzialmente il gruppo, visto che oggi lo stesso si propone con una formazione migliore e con un lotto di canzoni più forti e mature. Nonostante ciò 'TDS' ha quella freschezza e vitalità che manca a tanti gruppi di epic power metal ed il merito è sempre di Martongelli, bravissimo anche in fase di stesura compositiva, innamorato di Malmsteen, ma sempre attento a studiare tutto ciò che il pianeta chitarra propone, anche in generi lontani dal metal e dal rock. 'Quest For Immortality', 'Voice Of Gods', 'The Night Of The Vampire', 'Noble Sword' sono piccole sorprese, trascinate da una voce di ottima caratura e piene di frizzanti armonie, con quella sincerità di fondo che appartiene ad un altro modo di concepire il metal. E non si tratta solo delle stile musicale, ma di un approccio mentale e, soprattutto, di amore per quello che si fa. Un amore che il laeder del gruppo, elargisce in tutte le sue innumerevoli attività intorno alla musica metal. Se siete seguaci di questo genere, non perdete tempo con dischetti minori, 'The Damned Ship' aspetta solo il vostro sostegno! (GDC)

"The Damned Ship"

Seconda prova discografica  per i veronesi Arthemis autori a mio avviso di uno dei migliori album dell'anno ,nove brani ricchi di idee e spunti originali che li collocano nel filone del power metal de luxe.

Il chitarrista solista Andrea Martongelli è una delle  pietre miliari della band che con estro e maestria si diletta sulla sei corde richiamandoci alla mente axemen leggendari come Malmsteen e Steve Vai...ed una nostra vecchia conoscenza Alex Stornello suo venerato maestro.

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Grandissimo inoltre il timbro vocale di Alessio Garavello che si esprime ispirato,potente e coinvolgente a livello melodico imprezziosendo songs notevoli come l'opener "Quest for immortality" o la title track "The damned ship".

Il disco è uno splendido affresco che richiama paesaggi epici e fantastici dominati da eroi  e cavalieri alla ricerca della purezza e della verità,ascoltate l'enfasi che trasmette "The wait"con un pianoforte che evoca drammi e vecchi fantasmi (suonato splendidamente dalla compagna di Andrea )oppure "Noble sword"dalle tinte fortemente metal anni 80 con accelerazioni e parti con cori epici.

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"Voice of the Gods"è il brano che vi farà sbattere la testa in un headbanging sfrenato con un riff rovente ed una ritmica straripante dove Matteo Galbier e Alessio Turrini esprimono al meglio tutta la loro foga metallica e Matteo Ballottari seconda chitarra pigia sull'accelleratore in perenne fuga .

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Un lavoro senza fronzoli,ricco di potenza e straordinari spunti melodici,ineccepibile sotto il profilo tecnico e validissimo dal punto di vista compositivo ,una band gli Arthemis che si presentano al pubblico internazionale come vera promessa per il futuro del Metal...in alto i tricolori ...Hail to Arthemis...

ARTHEMIS STRILLO STRANOPage

Rewiew by Mirko DeFox

                                                                           

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