t_musicafollia.gif (32850 byte)

 
t_review.gif (966 byte)
News/News
Metal World
Extreme
Italian way of Metal
Classics by Andromeda
t_interview.gif (988 byte)
Necrodeth
Demonic Resurection
Ugra Karma
Lana Lane
Toni MacAlpine
Dark Quarterer
Lust
t_audio.gif (964 byte)
Underground Bands
Prewiew clip
Download
t_video.gif (958 byte)
Video interwiew
Clip
Live on stage
PROMOTION
t_aboutus.gif (996 byte)
Musica Follia is
Informations
Contact

defoxpromo2.gif (12676 byte)

 

 

 

 

 

CLASSICS REWIEW

 

 

 

È sempre più fitta l'agenda dei produttori di ristampe, che ci deliziano con dischi grandi e dimenticati, spesso affascinanti anche dal punto di vista grafico. Si tratta solo di decidere da che parte cominciare.

Di Gianni Della Cioppa

RISTAMPE SPECIAL

PEARLS BEFORE SWINE 'One Nation Underground' (Esp, 2001)

Immaginatevi una New York che usciva dallo sconvolgimento del beat e che aveva appena superato il terremoto del jazz, con tutti i suoi vapori storici del blues, dei crooners, delle orchestre. Ebbene in questo magma creativo, all'inzio degli anni sessanta un certo Bernard Stollman decide di fondare, senza denaro, ma con tante idee ed entusiasmo, un'etichetta disocgrafica, il cui scopo è solo quello di produrre dischi anticonvenzionali.Una delle creature che più di tutte ha mantenuto fede alla sua idea è sicuramente quella dei Pearls Before Swine, autori du due indimenticabili dischi, costruiti su un estro ed un'imprevedibilità senza eguali. 'One Nation Underground' è il secondo album del gruppo, un epitaffio generazionale, di un modo di concepire la musica che verrà seguito da pochi eletti, tra cui The Fugs, Faust ed in parte Frank Zappa. Pubblicato del 1967 'One Nation Underground' è uno di quei dischi che può cambiare una vita se ascoltato con la mente aperta, con il suo intruglio di jazz, folk, avanguardia e riferimenti politici. Bellissimo il booklet di questa ristampa con una sezione dedicata alla storia della seminale etichetta, che morì povera. Come sempre, quando è la genialità a condurre il gioco.

GALADRIEL 'Galadriel' (Akarma, 2001)

Uscito originariamente nel 1971 questo omonimo album dei Galadriel è la dimostrazione che all'epoca difficilmente si ascoltava rock inutile e di routine. Pensate che questo album mescola senza imbarazzo frammenti folk con passaggi hard e progressivi, con il sostegno di una chitarra solista di grande abilità e con la voce di John Scholtens impostata sui magnifici registri epici e narrativi del periodo e con centrati interventi di faluto ad opera del bassista Mike Parker. Tra Budgie, Groundhogs e Jody Grind, ma il tutto con la solita personalità che animava tutto il rock a cavallo tra i due decenni dorati della rock story.

galadriel.jpg (12824 byte)

UTOPIA 'Utopia' (Akarma, 2001)

Non confondeteli con l'omonimo progetto di Todd Rundgren, questi Utopia sono in anticipo di circa un lustro rispetto alla band dell'ex Nazz e suonano con una forza ed una potenza che ricorda le esibizioni degli MC5. Ed il richiamo non è causale, visto che le foto interne che immortalano un concerto, sembrano ritratte interni di qualche scuola. Aria di contestazione quindi, aria di rivolta, proprio come gli MC5 ed il periodo è lo stesso circa del leggendario 'Kick Out The Jams'. Tra brani originali che hanno l'irruenza dei perdenti per natura, si ascoltano anche le riletture di 'I Just Want To Make Love To You' di Willie Dixon ed una struggente 'Walking Blues', brano tradizionale su cui è incisa a sangue la storia musicale dell'America.

utopia.jpg (12047 byte)

THE DAVE CHASTAIN BAND 'Rockin' Roulette' (Akarma, 2001)

Pubblicato nel 1980 questo album ha un suono così dannatamente southern che mentre scorrono le canzoni si ha l'impressione di trovarsi con la bocca impastata di whisky e polvere. Un soldato con la bandiera confederata che monta un bufalo, ecco la copertina di 'RR', uno dei tanti tributi ad un genere che rappresenta la storia e l'anima del rock americano. Dave Chasiatin, il chitarrista del gruppo ed uno dei cantanti, si dimostra buon compositore, anche se ad un primo lato assolutamente energico e coinvolgente, risponde una seconda frazione a fasi alterne. 'Sunshune', 'Breezin'', 'Gotta Get Away' sono brani che grondano attitudine southern e 'Highway man' all'epoca, all'epoca vinse un premio da 106 FM, come uno dei brani più trasmessi ed apprezzati nel midwest.

davechastainband.jpg (11687 byte)

YANGY DERRINGER 'Openers' (Gearfab/Comet Europe, 2001)

La copertina svela la passione per il gioco dei quattro musicisti che davano vita a questi Yangy Derringer, ma solo ascoltando il disco scoprirete l'ottima mistura di hard rock venato di psichedelia e progressive, che si cela tra i solchi di questo opera unica uscita nel 1975 su Hemisphere. La band è originaria di Monroe, nel Wisconsin ed arriva al debutto dopo anni di gavetta con concerti nei college anche a base di cover di Led Zeppelin e Mott The Hoople. Il disco viene registrato con un 16 piste e prodotto da Pat McBride, cantante dei New Colony Six, la tiratura è di 100° copie e va presta esaurita, tra consensi di pubblico e critica e con una buona risonanza radiofonica. Un secondo album intitolato 'Good Tiem Strangers' non vede mai la luce per lo scioglimento del gruppo, che si riforma nel 1978 per poi diventare The Vers, perdere e ritrovare alcuni musicisti, cambiare monicker in Mondo Vers a Zoid Asteroid Machine, fino ai giorni nostri dove il chitarrista/cantante Boyd Williamson incendia le coste della Florida con il suo gruppo XpairOmentals. Yangy Derringer: una piccola leggenda del Midwest da scoprire e rivalutare!

yangyderringer.jpg (10332 byte)

KOPPERFIELD 'Tales Untold' (Gearfab/Comet Europe, 2001)

'Tales Untold' è uno di quei dischi che i collezionisti hanno cercato per anni, accontentandosi anche di copie bootleg, pur di scoprire questo leggendario gruppo del Michigan che nel 1974 ha pubblicato un album a base di hard rock progressive sulla scia di Warhorse e certi Uriah Heep/Deep Purple, grazie anche alla presenza di ben due tastieristi. In effetti 'TU' ha una forte anima hard rock con riff di chitarra taglienti e puntuali, ma non mancano fraseggi di organo con riferimenti a certo progressive irsuto di quel periodo, il tutto sostenuto dalla bella voce di Jimmy Robisnon, che da un taglio epico alle canzoni, come vuole farci capire la copertina, certamente un esempio ante-literram di epic metal! Oggi questo album è disponibile, in CD via Gearfab ed in doppio vinile dalla nostra sempre più entusiasmante Akarma, con la filiale Comet Europe che suggella una collaborazione proprio con la Gearfab. Il doppio vinile propone anche i pezzi che dovevano apparire su un secondo album mai pubblicato per lo scioglimento del gruppo e che non sono solo dei riempitivi per l'occasione, ma autentiche canzoni quasi all'altezza del leggendario debutto.

TONTON MACOUTE 'Tonton macoute' (Akarma, 2000)

Stupendo e grandioso jazz rock per questa unica testimonianza degli inglesi Tonton Macoute che nel 1971 pubblicarono l'omonimo album si etichetta Neon, la filiale progresisve della Rca, che aveva in catalogo i più noti Centipede, Indian Summer e Spring, da tempo chimere per gli amanti del rock progressivo colto. Si collocano sulla stessa lunghezza d'onda questi quattro ragazzi che sin dalla stupenda copertina dimostrano la loro intenzione di non incentivare il mercato dell'ovvio. Con una strumentazione che contempla anche clarinetto, sax, organo e varie apparizioni acustiche oltre alla solita schiera di componenti elettrici, i Tonton Macoute chiuderanno qui la loro storia, regalando il tastierista Paul french ai Voyager.

tontonmacoute.jpg (9390 byte)

IMAGINE 'Imagines, Clear Skies And Rainbows' (Akarma, 2001)

La copertina può trarre in inganno con le sue visioni stile new age con un sole che trova spazio tra le nuvole ed il titolo alimenta ulteriormente questa ipotesi, ma basta ascoltare il primo pezzo 'Come Alive' per scoprire che siamo davanti ad una riedizione, datata 1970, di un album di puro rock, con una forte componente hard, anche se va interpretata con le molle, considerando che parliamo pur sempre di un periodo più vicno agli anni sessanta che all'esplosione tellurica dei seventies a base di Black Sabbath, Grand Funk Railroad, Led Zeppelin e Deep Purple. L'album ha comunque uan sua identità hard rock e come riporta il marchio interno gli Imagine suonano "Rock & Roll", come testimoniano 'Supestar', 'Tomorrow', 'Castles Of Sand' e l'esplicita 'Rock & Roll Man' un autentico hit. C'è spazio anche per due canzoni in più rispetto all'edizione originale, tratte da un singolo dello stesso periodo. Ancora magia nelle riedizioni di casa Akarma!

imagine.jpg (8096 byte)

 

 

 

...NEXT Page 8 : RISTAMPE Special 2

 

Rewiew by Gianni Della Cioppa  by Andromeda

                                                                           

                        BACK   NEXT                                           

                                                    

 

t_musicafollia_.gif (4483 byte)